Il Ricorso delle Multe è Online

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Una importante novità si è avverata per chi ha ricevuto una multa ritenuta ingiusta e vuole procedere alla contestazione evitando la procedura, lunga e dispendiosa, del ricorso cartaceo al Giudice di Pace.

I ricorsi potranno essere compilati online sul sito del Ministero della Giustizia  e successivamente spediti per posta.

E’ stato infatti esteso da poco in tutta Italia il Sistema Informatico Giudici di Pace per gli affari civili;  il servizio consente a tutti i cittadini di compilare online un ricorso in opposizione ad una sanzione amministrativa ed ottenere la relativa nota di iscrizione e ruolo ed accedere alle informazioni sullo stato dei procedimenti.

E’ davvero importante rilevare che non necessita essere esperti per poter accedere ai servizi e non necessita registrarsi come utente.

E’ possibile ricorrere per verbali, cartelle esattoriali, ordinanze del prefetto emesse a seguito di violazione del codice della strada, oltre a tutte le altre violazioni di competenza del giudice di pace.

Le sezioni territoriali dei Giudici di Pace in rete coprono 16 regioni su 20, rimangono da collegare Lombardia, Trentino, Umbria e Sardegna ma manca davvero poco.

Il ricorso va presentato presso il Giudice di Pace competente nel territorio in cui è stata effettuata la multa, quindi non conta la residenza ma il “luogo del delitto”…

La procedura da seguire è indicata nella Guida del sito,  ma in sintesi bisogna compilare il ricorso con l’indicazione dei propri dati anagrafici, l’oggetto dello stesso, i dati relativi all’atto da impugnare, il tipo di violazione, l’eventuale sanzione accessoria (tipo il sequestro dell’autovettura o dei documenti di circolazione).

Basterà poi stampare il ricorso e la nota di iscrizione a ruolo, datarlo e firmarlo e spedire il tutto a mezzo raccomandata A/R.

Fra non molto, sarà possibile evitare la raccomandata in quanto si potrà utilizzare la posta elettronica certificata, con valenza legale.

L’ufficio del Giudice di Pace notifica gli avvisi per posta normale solo ai cittadini che hanno domicilio nel comune dell’ufficio stesso.

Per coloro che hanno domicilio in un altro comune, si dovrà verificare la data dell’udienza controllando “il deposito in cancelleria” attraverso la sezione ricerche del sito.

Non c’è che dire, qualche passo nella lunga strada dell’innovazione lo si intravede, come già accennato nel mio precedente intervento riguardante la comunicazione unica per l’inizio di una nuova impresa.

Speriamo bene….l’innovazione e la lotta alla burocrazia ci fa solo bene e fa diventare più Europei, ma comunque facciamo sempre il tifo per la nostra Italia, mi raccomando….
Roberto Pagano

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10 Responses to “Il Ricorso delle Multe è Online”

  1. cristina scrive:

    Leggete con attenzione questo articolo; con un grazie a Roberto Pagano che offre questo servizio speciale ai nostri lettori.

    E’anche importante la segnalazione che fra poco si potrà usare la posta elettronica certificata, con valenza legale.

    Insomma..siamo sulla (buona) strada dell’innovazione, come dice il nostro consulente, Roberto; un buon auspicio per il prossimo nuovo anno!

  2. Roberto scrive:

    Grazie Cristina per l’apprezzamento al mio intervento e sapere di essere d’aiuto per i nostri lettori mi gratifica molto, così come collaborare con un gruppo fantastico come il nostro.

  3. cristina scrive:

    Caro Roberto,

    Temo però che la tua materia sia così ostica che è anche difficile che i lettori facciano commenti..E poi tu sei così esauriente…

    Hai ragione, siamo un bel gruppo, che spera di fare del buon giornalismo.

    Allora, grazie di esserci sempre!

    Cristina

  4. Giorgio scrive:

    Ciao Roberto, dato che la posta certificatà è obbligatoria per gli enti dalla fine di novembre (Grazie Brunetta) sai mica qualcosa su come utilizzarla al posto della posta tradizionale per l’Agenzia delle Entrate delle e per le Commissioni Tributarie delle varie regioni?

    • roberto scrive:

      Ciao Giorgio,
      come hai accennato, entro il 29 novembre i professionisti dovevano inviare all’ordine di appartenenza il proprio indirizzo della Pec (posta elettronica certificata). L’obbligo di digitalizzazione per facilitare gli scambi di documentazione e corrispondenza, è stato introdotto dal Governo con il decreto legge 185/2008 del 29 novembre. Gli altri soggetti interessati all’adempimento sono le imprese già costituite, che hanno due anni di tempo per comunicare al registro delle imprese il loro indirizzo, mentre nuovi appuntamenti saranno previsti per i cittadini e le pubbliche amministrazioni. Dal 2010 saranno disponibili le caselle di posta elettronica per poter comunicare con gli uffici pubblici. La nuova operazione interesserà i cittadini e le amministrazioni pubbliche, e va sotto il nome di Cec-Pac.
      La CEC-PAC (Comunicazione Elettronica Certificata tra la Pubblica Amministrazione e il Cittadino) è una modalità di posta elettronica, gratuita per il cittadino, che però permette di comunicare esclusivamente con la pubblica amministrazione, e non può essere utilizzata per comunicazioni tra aziende o tra cittadini.
      Il ministro Brunetta ha voluto esplicitamente separare le due cose, perché il mercato della PEC non fosse “disturbato” dall’arrivo della PEC ai cittadini.

  5. Marni scrive:

    ciao Roberto complimenti per il tuo lavoro…senti io sono socia fondatrice e coordinatrice di un’associazione ( non a scopo di lucro)..anche noi dovremo usare le caselle di posta certificate? grazie ..marni

    • roberto scrive:

      Ciao Marni, e grazie per i complimenti.
      Le associazioni senza scopo di lucro non rientrano nella categorie per le quali è scattato l’obbligo di usare la Pec, ma sicuramente averne una agevolerà le comunicazioni con la Pubblica Amministrazione.
      Il mio consiglio è quindi di crearla per la tua Associazione.

  6. A. Trudda scrive:

    Mi piace il tuo post, il tuo blog è tra quelli da leggere ogni giorno del genere, sempre ottime idee, grazie

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