Gli ottant’anni del MOMA

Moma di New york

L’ingresso del Moma di New York

Il più famoso Museo d’arte Moderna: il MOMA di New York
BUON COMPLEANNO, MOMA!

Il MOMA di New York, il più grande e conosciuto museo d’arte moderna del mondo, voluto dalla famiglia Rockefeller nel luogo più centrale della città ed inaugurato nel novembre del 1929, compie ottant’anni …. ma non li dimostra!

Merito, senza dubbio, del recente lifting che lo ha trasformato radicalmente accrescendone la bellezza e la funzionalità grazie al progetto di ristrutturazione di Yoshio Taniguchi, vincitore del concorso indetto allo scopo; Taniguchi è arrivato primo davanti a molti concorrenti di grande fama quali Bernard Tschumi e Rem Koolhaas.

La ristrutturazione cambia radicalmente il vecchio edificio di proprietà dei Rockefeller (progettato nel 1939 da Philip Godwin ed Edward Durrel Stone secondo l’allora imperante “International Style”), ultima e definitiva sede ufficiale del museo dopo alcune sedi provvisorie.

All’ultimazione dei lavori, durati quattro anni (2000/2004), il risultato dell’intervento di Taniguchi si impone per la modernità del taglio e l’intelligente rivalutazione del ruolo non solo urbanistico. Il museo riassume oggi le caratteristiche di uno spazio polivalente e flessibile, punto di riferimento e fulcro di una complessa rete di relazioni che legano il significato artistico a quello architettonico, sociale, storico, facendone un vero e proprio mediatore culturale a valenza internazionale.

I numeri sono impressionanti: costo dell’intervento 858 milioni di dollari, superficie espositiva attuale di 65 mila metri quadrati, 150.000 i pezzi esposti tra dipinti, sculture, disegni, fotografie, 300.000 libri e periodici custoditi nella biblioteca, 4.000.000 fotogrammi ……. un vero e proprio mastodonte nel cuore della Midtown Manhattan, sulla 53° strada, tra la Quinta e la Sesta Avenue.
Nella collezione permanente del Museo sono presenti opere dei più prestigiosi artisti del ‘900, quali Boccioni, Dalì, Cezanne, Chagall, Degas, Monet, Picasso, Pollok, Van Gogh, Kandinskij e molti altri, di cui più di 70.000 catalogati con schede personali.

Mirabile esempio di moderna ‘Public Architecture’, memoria storica del contesto sociale del quale esprime la cultura e la specificità, il MOMA di oggi, grazie all’intervento di Taniguchi, all’italiana Paola Antonelli, curatrice del Dipartimento di architettura e design, ed a Glenn D. Lowry, direttore dinamico e lungimirante, è un’architettura aperta che integra nel reciproco rispetto contenente e contenuto.

L’intenzione è quella di catturare il massimo bacino di utenza utilizzando le strutture in modo flessibile come sede di una serie di iniziative integrate, non solo mostre, ma anche convegni, dibattiti, corsi didattici, laboratori, in uno spazio condiviso per un dialettico confronto con la cultura contemporanea.

Sulla moderna concezione del museo scrive Efthalia Rentetzi :“possiamo definire il museo un ente permanente e organizzato, gestito da personale qualificato con scopi etici e didattici, la cui importanza viene oggi spostata dagli oggetti e dalla modalità di gestione al fruitore. La nuova identità antropocentrica attribuita allo spazio museale è frutto principalmente di cambiamenti politici, sociali e ideologici avvenuti negli ultimi trent’anni, che hanno attribuito ai musei un ruolo dove la dimensione sociale ed educativa è diventata via preminente …..” (‘La nuova identità antropocentrica dello spazio museale’, 2009)

Tramontata quindi definitivamente la concezione del museo-tempio, il museo-contenitore, il museo come spazio neutro dove custodire immutabili verità, dove collezionare/conservare/esporre l’arte come un patrimonio intoccabile ed autoreferenziale, si è oggi consolidata l’idea della sua finalità sociale; coinvolgendo tematiche culturali allargate, si definisce il ruolo divulgativo dei moderni enti museali come produttori e diffusori del sapere non solo artistico, ma anche scientifico ed umanistico.

In quest’ottica il nuovo MOMA promette molto, e certamente molto manterrà.

Buon compleanno, MOMA!

Principali mostre in corso in ottobre:
Ron Arad: No Discipline, fino al 19 ottobre
Monet’s Water Lilies (tutto il gruppo di dipinti di Claude Monet), fino al 12 aprile 2010
New Photography 2009, fino all’11 gennaio 2010
Paul Sietsema, fino al 15 febbraio 2010
91 progetti: Artur Zmijewski, fino all’1 febbraio 2010
Performance 5: Mark Leckey, 1,2,3 ottobre

Vilma Torselli

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